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ARTE IN TOUR - COSA C'E' DA VEDERE A VENEZIA

di Brando Tagliapietra


Questo ultimo mese dell’anno, con il Natale che si avvicina e per molti di noi ci sorprende impreparati per i doni, vi vogliamo offrire un tour in una Venezia alternativa, un percorso d’arte contemporanea che originariamente si percorre, forse, in occasione della visita nel periodo di Biennale.

Eppure Venezia è viva e vitale in questo ambito durante tutto l’anno, avendo nel suo tessuto urbano numerosi siti istituzionali e non, che lavorano alacremente per offrire alla città un repertorio di bellezza che si discosta, e lo fa eccellentemente, dalla attrattiva intrinseca della città.

Se gli esperti del settore conoscono bene luoghi e persone che operano nel loro ambito, voglio offrire ai meno competenti una serie di appuntamenti per conquistare un po’ di capolavori e, perché no, tornare a vedere la meraviglia di luoghi e situazioni, mostre, eventi, proposte insomma che ravvivino i nostri animi e ci facciano apprezzare ancora di più questo capoluogo in sofferenza di abitanti, ma ricco di interessi e di stimoli culturali.

Iniziamo con suggerire di andare alla storica sede di Palazzo Grassi che l’inizio del mese apre con un nuovo evento presso il suo Teatrino; di fare un passaggio alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna Cà Pesaro, che si trova vicina al punto nevralgico della stazione ferroviaria ed è facilmente raggiungibile anche a piedi dalla, che si trova nel sestiere di Santa Croce. La Galleria ha una varia programmazione anche ad inizio anno, proprio successivamente agli attuali eventi espositivi: Artefici del nostro tempo, nella sua II edizione; Salotto Longhena 2021, Progetto Vesper, a cura di Sara Marini visitabile sino al 12 dicembre; An Atlas of Persistence un’esposizione di opere dell’artista Claudio Gobbi, a cura di Francesca Fabiani in programma sino al 27 febbraio; nello stesso periodo, la personale dal titolo Conversazioni dell’artista Gabriele Grones, a cura di Elisabetta Barisoni e Giovanna Nicoletti.

Per la giornata del contemporaneo AMACI, evento che quest’anno è fissato per l’11 dicembre, Cà Pesaro apre lo studio di Gabriele Grones, confermando la stima nel lavoro di questo autore a cui ha dedicato, appunto una solo exibition. La giornata AMACI, che viene celebrata con le aperture di varie sedi che aderiscono all’evento one day, è una iniziativa a carattere Nazionale a conferma del grande interesse che l’Arte Contemporanea riscuote anche nel nostro Paese.

Un proposta insolita per gli amanti del contemporaneo, ma che soddisfa pienamente il desiderio di conoscere bellezza creativa, la visita a Murano, nella originale sede del Museo del Vetro, simbolo d’antica venezianità che molti non sanno far parte dell’associazione dei Musei Civici. Il Vetro è una riscoperta del manufatto artistico attuale, un mezzo espressivo estremamente versatile e dalla straordinaria resa creativa .

Se l’isola è troppo distante, restando tuttavia senza eguali,

è possibile vedere una bella mostra sul tema in quella di San Giorgio Maggiore, di fronte la punta della Dogana e le Zattere, dal titolo “Le stanze del Vetro”: si compone effettivamente in due mostre, una di Tapio Wirkkala, l’altra di Toni Zuccheri, curate entrambe da Marino Barovier

e visitabili sino a marzo.

Una galleria privata, incline all’esposizione del vetro contemporaneo più particolare, è quella di Caterina Tognon, che si trova a Palazzo Treves in Corte Barozzi San Marco, 2158. In questo periodo, come suggerisco di fare per tutte le gallerie in questo momento caratterizzato da pseudo emergenza, è di chiamare per informarsi sulle aperture e la programmazione prima di mettersi in cammino.

Gallo - Tapio Wirkkala

La Bugno Art Gallery, invece, si trova vicino il più

importante e travagliato Teatro della Città, La Fenice, esattamente a San Marco 1996/d.

Questa nota galleria è stata fondata nel 1991 da Massimiliano Bugno, che tuttora la dirige, ed offre un panorama di artisti della più affermata modernità e contemporaneità internazionale con uno sguardo attento ai talenti emergenti. Lo spazio è costituito dalla Galleria e da una considerevole sede espositiva attigua, dove si svolgono gli eventi più rilevanti in programmazione.

La Fondazione Berengo, che ha sede nel Palazzo Cavalli-Franchetti a San Marco 2847, partecipa anch’essa all’esposizione presso il Museo del Vetro, con il lavoro Silicon Dioxide del grande artista Tony Cragg, a cura dello stesso Studio Berengo.Il lavoro di questa storica Fondazione è sinonimo di grande prestigio per Venezia, i lavori spesso prodotti dalla fucina sono di grande rinomanza per qualità e pregio anche degli artisti che, operando nel contemporaneo, si rivolgono allo studio per le eccellenti capacità realizzative.

Un’altra importante fondazione che consiglio di visitare per le pregevoli scelte artistiche, è la vicina Fondazione Lous Witton, che si trova a San Marco 1353, in Calle del Ridotto. Attualmente non è ancora aperta al pubblico, vale la pena anche qui di chiamare e chiedere di poter visitare la collezione permanente.

Potete poi proseguire a San Marco per vedere la storica e internazionale Galleria Contini, in Calle Larga XXII Marzo, per vedere gli eccezionali artisti che promuove e che ha in programmazione un opening di Igor Mitoraj dal titolo The Art of Wearing Art.

Non di meno interessante, nei pressi, la storica galleria Il Capricorno, rinominata nel nuovo corso Victoria Miro Venice, che si trova in Calle Drio La Chiesa 1994, a San Marco, e che presenta la personale di Inka Essenhigh sino a metà del mese.

Continuando a spostarsi nel quartiere centrale della città, potete trovare l’apprezzabilissima collezione della Galleria Dorothea van der Koelen, in Calle Calegheri che con l’evento: “Milestones - 20 years of La Galleria a Venezia” presenta la collettiva dei suoi celebri artisti: Lore Bert, Daniel Buren, Mohammes Kazem, Joseph Kosuth, Francois Morellet, Fabrizio Plessi, Arne Quinze, Turi Simeti, Gunther Uecker, Guang Yao Wu.

Nella bellissima isola della Giudecca, esattamente in

Tony-Cragg-Untitled-2021

Fondamenta San Biagio, proprio accanto agli studi d’artista di cui il più famoso è quello occupato da Fabrizio Plessi, si trova la bella sede della Galleria Michela Rizzo, gallerista che dimostra sempre un’ inclinazione per l’avanguardia molto interessante. In questo periodo propone “Il sottosuolo vibrare” una mostra dell’artista Mauro Ghiglione in esposizione sino a fine gennaio e quella dal titolo “Here Comes the Rooster” di Giuseppe Abate, che sarà visitabile sino a febbraio 2022.

Nella stessa Isola della Giudecca, location deputata alle esposizioni fotografiche, il bel Museo Casa dei Tre Oci, che si affaccia oltre il canale sulla Fondamenta delle Zitelle, presenta la mostra di Mario De Biasi. Fotografie 1947 – 2003, a cura di Enrica Viganò in collaborazione con l’archivio Mario De Biasi, visitabile sino a gennaio 20222, salvo proroghe dettate frequentemente dal grande apprezzamento di pubblico alle esposizioni offerte dal museo.

Passando da San Polo, che rappresenta il più piccolo tra i sestieri veneziani, nella direzione di campo San Silvestro ed esattamente in Corte Petriana 1448, una piccola ma interessante galleria che gradisce l’appuntamento è quella di Beatrice Burati Anderson Art Space & Gallery, con un taglio decisamente eclettico e d’avanguardia internazionale.

Due sestieri non ancora nominati ma che custodiscono nel loro tessuto urbano due chicche di interesse artistico sono Cannaregio, dove procedendo dalla stazione dei treni verso il ponte di Rialto a metà della Strada Nova c’è il Ghetto Nuovo, dove al civico 2909 si trova la Galleria Ikona che propone la rassegna di fotografie Immagine, che costituiscono la collezione permanente.

Al confine con Cannaregio, nella stessa direzione che dalla stazione porta al centro della città, l’altra chicca è la Fondazione Querini Stampalia, in Campo Santa Maria Formosa 5252, campo che già rientra nel sestiere di Castello. Incredibile vedere in questa sede com’è stata documentata da Matteo Silverio la memorabile Acqua Granda, l’evento terribile dell’acqua alta che ha messo in ginocchio la città e tutto il suo estuario, nel recente novembre 2019.

L’altro sestiere d’interesse è invece Dorsoduro, in cui trova sede la Galleria Marignana Arte, esattamente in Rio Terà dei Catecumeni 141. Marignana propone sino al 19 marzo Sacro e Profano, con opere dell’artista Serena Fineschi; Pittura, Pittura, Pittura, una collettiva di noti artisti quali: Giuseppe Adamo, Lorenza Boisi, Anna Capolupo, Adelaide Cioni, Giovanni Copelli, Luisa Me’, Giulio Malinverni, Alessandro Pessoli, Alessandro Scarabello, Caterina Silva. Nell’attiguo Spazio Berlendis che fa parte della Galleria, la mostra “At Work”, collettiva che oltre a Serena Fineschi espone opere di Silvia Infranco, Marco Maggi, Giulio Malinverni, Albano Morandi, Lorenzo Passi, Maurizio Pellegrin, Túlio Pinto, Quayola, Dagoberto Rodriguez, Arcangelo Sassolino, Yūken Teruya, Verónica Vázquez, a cura di Ilaria Bignotti e lo studio ACME Art Lab. La mostra è visitabile sino a febbraio.

Dalla stessa parte della città, la Fondazione Bevilacqua La Masa, - San Marco 71/c - una peculiare tappa espositiva veneziana per l’avanguardia artistica contemporanea, accanto a scelte consolidate: infatti, in collaborazione con la Galleria Giorgio Franchetti alla Cà d’Oro, in Strada Nuova, presenta la mostra “Omaggio a Virgilio Guidi con uno sguardo alla Collezione Sonino”, celebrando il grande vedutista veneziano scomparso nel 1984.

Non possiamo non citare l’altro importantissimo ed altrettanto noto Museo Peggy Guggenheim Collection, che si trova a Palazzo Venier dei Leoni, sestiere Dorsoduro, 701. Il Museo espone sino al 10 gennaio prossimo, la mostra “Migrating Objects: arte dall'Africa, dall'Oceania e dalle Americhe”, a cura di Christha Clarke, R.Tripp Evans, Ellen McBreen, Fanny Wonu Veys con Vivien Green. Le scelte del Museo sono sempre propositive dell’avanguardia contemporanea internazionale, interpretando lo spirito innovatore della famosa collezionista americana.

Passando dal Guggenheim, non può mancare una visita alla Collezione Pinault a Punta della Dogana – Dorsoduro 2 – che attualmente ha in corso una mostra dedicata a Bruce Nauman, dal titolo “Contrapposto Studies”, a cura di Caroline Bourgeois, Carlos Basualdo & the artist, in corso sino al 09.gennaio prossimo. Restando nei pressi, si può vedere la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova che ha sede nella suggestiva sede dei Magazzini del Sale alle Zattere - sestiere di Dorsoduro-, concludendo il tour veneziano con una tappa che celebra il più famoso artista contemporaneo veneziano.

E.Vedova, Contrasto 59.jpg


3 dicembre 2021, Brando Tagliapietra

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