di Anna Rubbini
Giovanni Pulze è una personalità fuori dal coro, una di quelle figure apprezzabili perché si sono formate ai margini del mondo tradizionale dell’Arte, fuori dalle Accademie, uno che non ha mai smesso di credere nel suo sogno di libertà e indipendenza espressiva.
La sua è una storia interessante perché rispecchia quella che nell’immaginario collettivo è la vita di uno che ce l’ha fatta contando solo sulle sue mani, in realtà la sua è una vita dai molteplici e contrastanti capitoli.
Classe 1960, Pulze nasce e vive nelle campagne venete e inizia a esporre sin dall’età di diciassette anni, dipingendo poi negli anni ’80 le prime tele ad olio e tenendo la sua prima personale nel 1981. I lavori di questi anni sono realizzati “en plen air”, ovvero paesaggi di carattere tipicamente impressionista, in cui spiccano le vedute rurali trevigiane, in particolare quelle raffiguranti il “lungo Sile” che richiamano da vicino il Maestro veneto Guglielmo Ciardi. Dipinge anche una serie di opere in studio, copiando i capolavori dei grandi maestri del 500, 600 e 700, opere che l’aiutarono ad affinare la tecnica pittorica e del disegno e che risultavano particolarmente gradite al pubblico consentendogli di vivere con il frutto del suo lavoro.
Il duro impatto con la chiusa provincia trevigiana nei primi anni ’80, comincia con grandi difficoltà, ma la caparbietà di voler vivere di pittura, ha avuto una sorte fortunata nell’incontro con un autore che rappresenta una svolta nella sua vita e nella carriera: il pittore e scultore friulano Orlando Fasano, che dopo aver frequentato i salotti parigini e conosciuto grandi maestri come Picasso, Mirò e Prevert nei primi anni ’80 decise di trasferirsi a vivere nella campagna moglianese. La sua influenza, grazie alla quale Pulze scopre l’astrattismo e l’Arte Moderna, ha dato inizio ad una grande amicizia e ad un sodalizio lavorativo che lo ha accompagnato nella sua consacrazione all’Arte figurativa.
Approdare al lavoro di artista non è stata, tuttavia, una strada priva di curve, le difficoltà continue nell’affermarsi sul mercato dell’Arte lo hanno costretto più volte a integrare la pittura con altre occupazioni più produttive. Nel 1991 inizia spontaneamente l’attività di designer: dapprima nel mondo dell’occhialeria, la collaborazione come freelance con alcune delle migliori aziende italiane del settore, gli ha offerto la possibilità di creare modelli esclusivi che sono diventati parte integrante di collezioni per importanti brand internazionali. Si è occupato, inoltre, di moda per giovani e di ceramica, realizzando una collezione di totem, alcuni luminosi, chiamati “Towers” e altri oggetti d’arredo.
Allo stesso modo, dopo una delle tante fasi critiche ricorrenti della sua vita, la possibilità di scegliere di dedicarsi esclusivamente alla sua vera passione prende il sopravvento, diventando poi la sua unica “professione di pittore” come lui stesso si definisce, non ritrovandosi nella definizione troppo idealista di artista.
“…all’improvviso la fortuna può girare, le cose cambiare e in un attimo tutto può stravolgersi, ed è così che è andata!!! Paradossalmente però, quella sconfitta è stata anche la mia fortuna!” cit. Intervista a Giovanni Pulze, A.Rubbini, AARTIC, marzo 2015
Nell’ultimo decennio del ‘900 il suo guardare al fantastico lo porta a studiare la pittura dell’inglese Turner e del romantico tedesco C.D. Friedrich, dai quali ricaverà "il senso del vuoto" e della "solitudine umana".
Il finire del secolo scorso rappresenta un’ulteriore svolta, il tema dominante delle sue opere diventa una figura simbolica apparentemente banale, ma in realtà complessa e intima, rappresentata come un anonimo “Angelo Metropolitano”.
Dal 2006 inizia a frequentare l’ambiente artistico triestino, dove avviene l’incontro, nel 2012, con il collezionista e conoscitore d’arte Antonio Cattaruzza. L’amicizia con questo rappresentante della cultura giuliana e mitteleuropea aiuterà Pulze ad esporre le sue opere in mostre personali in Italia ed all’estero come in Austria e negli Stati Uniti.
Come gli avvenimenti della vita, l’”Angelo” è per l’artista la giusta metafora dell' “Opportunità”, intesa in senso lato come aiuto trascendente la volontà e l’intenzione umana.
L’opera artistica di Pulze, infatti, è d’ora in poi quella di esprimere un concetto di possibilità di riscatto verso le vicissitudini della vita.
Che siano presenze distolte dalla realtà, soggiogate dai media come nella recente serie dedicata al condizionamento dei cellulari sulle nostre vite e le nostre menti, che interpreta raffigurando una popolazione e i suoi Angeli con il cellulare; o che siano figure fluttuanti nel cielo sopra Berlino e nel sogno di Goethe, - per citare due opere presenti in questa mostra, interamente pensata per la sede del Goethe Zentrum di Bologna-; gli Angeli e l’opportunità rappresentati dall’artista hanno la stessa componente di derivazione umana: le due ali bianche diventano “metafore” e simboli di potenzialità, un qualcosa che ognuno di noi possiede e che può essere usato per offrire aiuto, oggi stesso, qui, nel nostro paradiso quotidiano.
Gli Angeli contemporanei di Pulze possiamo, nostro malgrado, essere noi, anche senza ali, presenze terrene dell’”occasione”, ma soprattutto inno all’ottimismo e alla fiducia nella vita e nel prossimo.
1 febbraio 2024, Anna Rubbini
MOSTRE PERSONALI
2023 Corte dei Conti dell’Unione Europea LUSSEMBURGO
2022 Court de Justice de l'Union Européenne LUXEMBOURG
2021 Palazzo della Loggia, Noale (VE) Italy
2019 Scoletta della Bragora, (VE) Italy
2018 Italian Cultural Institute of San Francisco USA
2016 Castelcosa, San Biagio della Richinvelda (PN) Italy
2015 Dompfarrhof Klagenfurt Austria - Stift St. Georgen am Längsee Klagenfurt Austria
2014 Centro Studi Biblici "G.Vannucci", Montefano (MC) Italy
2013 Sede BBC di Staranzano e Villesse, Trieste Italy - San Gregorio Art Gallery, Venezia Italy
2012 Museo Nazionale Villa Pisani Stra' (VE) Italy
2010 The Studio Fine Art Company, Glasgow Scotland - San Gregorio Art Gallery, Venezia Italy
2009 Nuova Artesegno, Udine Italy
2008 Serra Villa Revoltella, Trieste Italy
2007 Museo d’Arte Moderna U. Carra' Muggia (TS) Italy - San Gregorio Art Gallery, Venezia Italy
2006 XX.9.12 FabrikArte, Piombino Dese (PD) Italy - Spazio Juliet, Trieste Italy - San Gregorio Art Gallery, Venezia Italy
2005 Aiap- Art Agency Unesco, Portogruaro (VE) Italy - Studio Arkema, Portogruaro (VE) Italy
2004 Studio Arkema, Portogruaro (VE) Italy
2002 Selective contact a.i.a.p Unesco, Portogruaro (VE) Italy - Studio Arkema, Portogruaro (VE) Italy
2001 Galleria Palladio, Udine Italy
2000 Scuola dei Calegheri, Venezia Italy - ExpoArte, Jesolo (VE) Italy
1999 EtruriArte, Venturina Livorno Italy
1992 Espace de Recontre, Parigi
1981 Villa Corner, Lughignano (TV) Italy
EVENTI
EUROPEAN ANGELS.LUSSENBURGO
70° Anniversario della Fondazione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea in Lussemburgo.
Esposizione alla presenza del Presidente della Corte Koen Lenaerts , per l’Italia la Giudice della Corte di Giustizia Italiana Lucia Serena Rossi, l’Ambasciatore Italiano in Lussemburgo Diego Brasioli e la Ministra della Giustizia del Governo Italiano Marta Cartabia. 9 Giu 2022
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