Inauguriamo oggi #Oltreconfine, la mostra online di Betty Zanelli,
un itinerario evocativo ed emozionale, fatto di paesaggi inconsueti, dai colori intensi, di effetti di luce e di contrasti cromatici che convivono in un singolare equilibrio.
Le opere parlano di memoria collettiva e ricordi privati mescolati in una sovrapposizione di sensazioni che riemergono. Un racconto in dieci opere in cui si leggono
suggestioni che si susseguono nella circolarità dell’installazione.
Questo evento è parte del nostro progetto espositivo che si realizza attraverso il lavoro di molti degli artisti che abbiamo incontrato nel nostro programma giornalistico.
La mostra sarà visitabile da oggi, 24 maggio, al 24 luglio 2021.
Presentiamo il testo che accompagna la mostra seguito dal curriculum dell'artista.
Essere qui e altrove, respirare un’atmosfera differente e ritrovarla per immagini. Un diario di figure e di forme, raccolte, percorse e guardate con occhi e dettagli diversi, dove le cose assumono un aspetto eterogeneo, nostalgico e astratto allo stesso tempo. Questa mostra è un itinerario evocativo ed emozionale, fatto di luoghi che non sono paesaggi consueti, bensì particolari dai colori intensi amalgamati a superfici e materie che si accumulano, si impastano, effetti di luce e di contrasti cromatici che convivono in un singolare equilibrio. Le opere parlano di memoria collettiva e ricordi privati mescolati in una sovrapposizione di sensazioni che riemergono, di simboli, citazioni, situazioni, di oggetti ritrovati, di pittura e fotografia. Ogni strato è una traccia della narrazione, la sintesi di un racconto in dieci atti atemporali (le dieci opere), in cui si leggono annotazioni e digressioni, insoliti riverberi, suggestioni che si susseguono nella circolarità dell’installazione.
Ogni soggetto è parte del lungo percorso di continua analisi che Betty Zanelli concretizza attraverso il proprio lavoro; la figurazione, è un segmento di questo suo esperimento concettuale, che si ripete nel tempo e nella ricerca, attraverso media diversi, formalizzazioni nuove, competenze tecniche e teoriche. Tutto orienta al dato emergente di questo sconfinato viaggio creativo, e forse anche esistenziale, tutto conduce alla “condanna” del ritorno, a quella voglia di non guardarsi indietro, di avviarsi ogni giorno e lasciare dietro di sé la certezza e il conforto delle cose certe. Perché dovremmo, se amiamo così tanto partire?
La méta è solo questione di un momento, è uno stato mentale, perché da lì si riprende il percorso; l’artista raccoglie e dispone informazioni come tante briciole che tracciano e confortano il cammino, ma esiste un infinito dimensionale, potenziale, fisico e viscerale che viene superato proprio dal desiderio di incontrare altre realtà, altre dimensioni.
La relazione di questo viaggio, il passaggio dall’azione alla trasposizione della sua struttura descrittiva è reso sconfinato nella sua concreta enunciazione. In queste istantanee emozionali, ogni richiamo narrativo, ogni supporto letterario e cinematografico, tutta questa poesia d’insieme, naturale ed incondizionata, che appartiene alla storia e alla Sua cultura è semplicemente per lei ripercorrere e rivelare il proprio vissuto migliore.
Ci sono, io credo, tre elementi visivi che più di altri emergono in questo gruppo di opere: la presenza umana, non sovente coinvolta nel suo lavoro; le porte (soggetto da cui ha avuto inizio la sua carriera artistica) e il colore.
In Alice e Disappeared without a Trace la presenza umana è un documento, un accadimento, una deposizione, mentre in Hemìepes, C-Orange, Refuse Resist, Group in Red and Blue, Salt Man, le persone assumono più la definizione della fotoricordo, prova di un passaggio in quel luogo, nota di viaggio, dove le velature e le pennellate, le parole e tutti gli altri elementi presenti, creano una sospensione, lasciando all’identità dello spazio circostante un’aura di onirica reminiscenza. Le porte, aperte o chiuse, ci lasciano comunque fuori a guardare senza mai entrare, il passo è breve ma siamo estromessi, l’azione è all'esterno e il mondo dentro non ci appartiene. Il colore è un elemento forte, di dissidio e attrazione, le stesure sulla superficie, invece, sono i racconti dell’artista, fatti di pittura, segni rossi che vogliono attraversare l’immagine per creare un prima e un dopo, un davanti e un dietro lo schermo, come se fossimo al cinema. E infatti alcune opere rimandano al fermo-immagine filmico, frutto di riferimenti noti o meno. Il cinema, quella grande passione che l’ha accompagnata in tutta la sua vita, nelle esperienze personali, nella sua storia e cultura, è quindi inevitabile per lei farvi riferimento.
Elemento su elemento, si dipanano suggestioni sempre più percettibili, segni che spesso sono parte della nostra cultura popolare, come le raffigurazioni religiose - il capitello ad esempio, o i calici - da cui siamo circondati senza rendercene conto. E poi ancora ravvisiamo scritte in latino, parole, tessuti, cose rinvenute che si palesano in questa personale enunciazione che da sempre coglie e fa proprio l’oggetto abbandonato, così come gli stessi luoghi dismessi, introversi e dimenticati, avvolti nel silenzio.
Alice Rubbini
24 maggio 2021
L'Artista e la sua carriera.
Betty Zanelli (aka Elisabetta Zanelli) è un’artista visiva che, formatasi come pittrice, lavora principalmente con la fotografia, il disegno e l’installazione. Ha vissuto e lavorato per otto anni a New York, poi di nuovo in Europa e recentemente a Berlino dove ha esposto negli spazi dello I-A-M. Ha partecipato a numerosi progetti tra cui il Project Studio Space Program del P.S.122 di New York dove per due anni ha ottenuto lo studio e l’art residency. Ha esposto a Los Angeles e allo Snug Harbor Museum di New York con l’installazione Symphony of the Lost Ideal dedicata alla caduta del muro di Berlino, una città da sempre particolarmente significativa per la sua tematica artistica. Altre importanti mostre personali e collettive si sono tenute a New York: Newhouse Center for Contemporary Art, Snug Harbor Museum, P.S.122 Gallery, MMC Gallery, NYU Bobst Library, Knitting Factory; a Los Angeles:Ben Maltz Gallery; a Berlino: Büro für Bestimmete Dinge, Institut für Alles Mögliche, Kanzlei and CAOC Gallery; a Londra: Art Works Space; a Roma, Bologna, Rimini e altre città italiane: eLaSTiCo, Spazio Lavi, Arco di Rab, Il Graffio, Il Campo delle Fragole, Studio Mascarella, H2O Art Space, Natural-Camera, Due Punti Lab, L’Ariete Arte Contemporanea, Goethe Zentrum-Istituto di cultura germanica, Museo della Città di Rimini. Ha esposto a Berlino presso l’Institut für Alles Mögliche (dove è stata residence artist nel 2014, nel 2015 e nel 2017) e alla Biennale del Disegno di Rimini 2018 al Museo della Città. Fin dall’anno 2000, Betty Zanelli ha privilegiato la fotografia e la stampa digitale, mezzo con cui ha indagato a fondo l’iconografia e la cultura popolare. Il suo lavoro più recente ha come oggetto alcuni aspetti dissonanti delle metropoli, luoghi abbandonati e in disuso o un tempo deputati al divertimento, indagine, questa, approfondita attraverso i suoi viaggi, come nel caso dello Spreepark di Berlino, l’ex Kulturpark della DDR che ha documentato dal 2011. In gennaio 2016, Betty Zanelli ha realizzato un’importante mostra personale a Bologna al Goethe Zentrum, Istituto di Cultura Germanica, curata da Alice Rubbini: Landschaften, Raumschiffe und andere Wunder/Berlin (Paesaggi, astronavi e altre meraviglie)in cui ha presentato la propria personale ricerca sul Kulturpark e altri luoghi (e non luoghi) della ex Germania Est. In aprile 2017 ha esposto a Berlino il suo lavoro più recente con la personale Trans-boundary, mostra in cui, senza escludere la fotografia, torna all’originaria passione per il disegno e per l’installazione. Nel 2018, con il progetto Trans-boundary, ha inoltre partecipato alla Biennale del Disegno di Rimini, curata da Massimo Pulini. Recentemente ha esposto al Museo Magi ‘900, ha realizzato Transboundary #4 in occasione di Arte Fiera 2019, ha partecipato alla mostra B-Archive al Museo della Città di Rimini e alla mostra collettiva The Game alla galleria Millepiani di Roma. Nel 2021 il suo lavoro è esposto in due gallerie statunitensi, Envision Arts e Praxis Gallery.
Diplomata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna e docente di Decorazione e Fashion Design (Biennio specialistico) presso lo stesso Istituto, Betty Zanelli ha inoltre organizzato, dal 2012, performances e sfilate con i propri studenti presso il teatro dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e presso la Galleria Enrico Astuni. /Shows/Mostre/ /One Person Shows/Personali/ 2019 - Cobalto Lab, Bologna, Trans.boundary #4 2017 - Büro für Bestimmte Dinge, Berlin, Trans - Boundary 2016 - Goethe Zentrum Istituto di Cultura Germanica, Bologna, Landschaften, Raumschiffe und andere Wunder/Berlin (Paesaggi, astronavi e altre meraviglie/Berlino), curata da Alice Rubbini 2015 - Kanzlei, Berlin, Urban Not Urban, curata da Stefan Riebel 2014 - Buro für Bestimmete Dinge, Institut für Alles Mögliche, Berlino, Small Wonders - Büro für Bestimmete Dinge, Institut für Alles Mögliche, Berlino, Instant Memories 2013 - Open Studio, Bologna, Small Wonders, IX Giornata del Contemporaneo, AMACI - eLaSTiCo gallery, Bologna, The Teddy Bears Picnic 2012 - Spazio Lavì, Sarnano, Macerata, Merry Go Round, curata da Alice Rubbini 2010 - Natural-Camera, Bologna, Not Even A Mouse 2008 - Open Studio, Bologna, Open Studio # 2 2006 - Caffè Nuova Italia, Castel San Pietro, Bologna, Hemiepès, per I martedì della Nuova Italia - Open Studio, Bologna, Open Studio #1 2004 - Riff Raff, Bologna, Femmes,Femmes,Femmes - Matusel Art Project, Bologna, Instrumental
2000 - Studio Mascarella, Bologna, Ride
1997 - Galleria Il Graffio, Bologna, Nuche,Installazione
1996 - Galleria Il Graffio, Bologna, Public Domain, Installazione
1988 - P.S.122 Gallery, New York, Relative Aliens
1985 - Galleria Centro Mascarella, Bologna, Apparenze/Appearances, curata da Ida Panicelli
1984 - Galleria Arco di Rab, Roma, Mutazioni a cura di Ida Panicelli
/Group Shows/Collettive/
2021 - Regione Emilia Romagna, spazi espositivi dell’Assemblea legislativa, Bologna
“L’emozione femminile nelle arti: poetiche, tecniche e materiali nella ricerca contemporanea in Emilia
Romagna” curata da Sandro Malossini
- Praxis Gallery, Photo Art Center, Minneapolis, USA, Empty Spaces:Abandoned Places
- Envision Arts Gallery, USA, Sapphyre, https://www.envisionartshow.com/sapphire -
2019 - Spazio Millepiani, Roma, The Game
- Museo della Città, Rimini, B-Archive. Le opere donate all'Archivio Biennale Disegno Rimini
- Millenium Gallery, Bologna, Artisti per Roberto Vitali 2018 - Museo della Città di Rimini, Ala Nuova, Cantiere Disegno Biennale del Disegno, a cura di
Massimo Pulini, Trans-boundary
- Museo Magi '900, Pieve di Cento, TUTTE! curata da Valeria Tassinari 2016 - Lavì City, Bologna, Oltre il paesaggio, XII giornata del contemporaneo di AMACI,
2015 - San Vitale 41, Massa Lombarda, Dialoghi, a cura di Andrea Bruni
2014 - Due Punti Lab, Bologna, Tutto è paesaggio, a cura di Piero Orlandi
2012 - Ex Chiesa in Albis ed Ex Macello Comunale, Russi (RA), Visioni Barbariche, a cura di Bruno
Bandini e Beatrice Buscaroli
- Un1Co, Arte Fiera Off, Bologna, ECOanimali, a cura di M.L. Tega
2011 - L'Ariete Arte Contemporanea, Bologna, PHOTO
- Sedi Diverse, Bologna, Premio Celeste, Open Studios
2010 - Reggia di Caserta, La terra ha bisogno degli uomini, Artisti delle Accademie di Belle Arti
d’Italia Seconda Edizione
- H2o Art Space, Bologna, Bohème, a cura di Luigi Mastrangelo e Frank Pallotta
2009 - Massa Lombarda, Ravenna, spazi diversi, Lavori in Corso d’Opera a cura di Lamberto
Caravita e Vania Bertozzi
- Galleria Magma, Bologna, Libri d’Artista in Galleria
2008 - Cortile d’onore di Palazzo d’Accursio, Bologna, Testimoni silenziose – Luoghi d’incontro
- Magma Gallery, Bologna, Di/segni Di/spersi a cura di Vittorio Mascalchi
- Kaos Associazione Culturale, Bologna, 10x10
2007 - Galleria Il Graffio, Bologna, La violenza illustrata
- Selva di Tirli, Firenzuola (FI), Installation Event
- Ca’ de Mandorli Art Project, San Lazzaro di Savena, Bologna, Artists for Human Rights,
- Cinema Lumière, Bologna, 7th International Arts and Film Festival, Human Rights Nights,
Artists for Human Rights
- Atanor Studio, Bologna, Sacred
2006 - Palazzo d’Accursio, Bologna, La violenza Illustrata
2005 - Hype Gallery, Milano, Hype Group Show
2004 - Il Campo delle Fragole, Bologna, Exit 8
2003 - Il Campo delle Fragole, Bologna, Help
2002 - Il Campo delle Fragole, Bologna, Good Friends
2001 - La Linea, Bologna, Lineart
1999 - Cantina Bentivoglio, Bologna, D'Annunzio
1998 - Palazzo Ducale, Pavullo, Il viaggio
- Teatro La Venere, Savignano sul Panaro, Il viaggio 2
1997 - Galleria Il Campo delle Fragole, Bologna, Exit
1996 - Biblioteca Comunale, Aprilia, I Luoghi del Tempo curata da Mariano Apa
1995 - Rocca di Ravaldino, Forlì, Il cielo indifferente
- Spazio Donna, Festa dell’unità, Bologna, Oltre la barriera a cura di Enzo Santese
- Caserme Rosse, Bologna, Incontri artistici di Libera/Azione
- Chiostri Benedettini di San Pietro, Reggio Emilia, Composizione per Santa
Dimenticata, installazione nella “stanza della scala”,sezione BBS della mostra Aura
Aurea curata da Silvia Moretti e Giovanni Nicolini
- Chiesa di S.Filippo, Reggio Emilia, Pillow Talk, installazione mostra Della priorità del cuore
curata da Silvia Moretti e Giovanni Nicolini
1994 - CAOC Gallery, Berlino, Small World-Small Works, curata da Jürgen Schneider
- Arte Fiera, Bologna, Choir e Sequenza, installazioni, stand del P.S. Gallery, New York
1993 - Grand Palais, Parigi, La fabbrica estetica,
- MMC Gallery, New York, Noli Me Tangere, installazione per la mostra Under the Influence
1992 - Newhouse Center for Contemporary Art, Snug Harbor Museum, New York, Sinfonia
dell’ideale perduto, installazione per la mostra Lo Spirito, New Art from Italy, curata da
Olivia Georgia
1991 - Otis/Parsons Gallery, Los Angeles, Being There/Being Here: Nine Perspectives in New Italian
Art, curata da Merle Schipper e Giovanna Zamboni Paulis
- Spazi Fine Art Gallery, Housatonic, Massachutsetts, Dreams and Ambiguities, curata da
Barbara Green
1990 - P.S. 122 Gallery, New York, Group Benefit
1989 - Bobst Library, New York University, New York, Il viaggio del serpente,
curata da Gianfranco Mantegna
1988 - Knitting Factory, New York, Knitting Factory – Group Show
1987 - Art Works Space, Londra, A New York View
Palazzo Re Enzo, Bologna, Indagine 1987, L’arte dei giovani
1986 - P.S.122 Gallery, New York, Apparenze/Appearances (seconda parte) curata da Ida Panicelli
1985 - Galleria d’Arte Moderna, Bologna, Biennale Giovani, a cura di Claudio Cerritelli
1984 - Palazzo delle Esposizioni, Faenza, Biennale Giovani EXPO Arte, Bari
1983 - Galleria Centro Mascarella, Bologna, Non è stato possibile raccogliere altro che resti, curata
da Adriano Baccilieri
/Premi /Residenze artistiche/
1991/1992 -premio Studio Project Grant del P.S.122 di New York
2017 Institut für Alles Mögliche, Büro für Bestimmte Dinge, Berlino
2015 Institut für Alles Mögliche, Kanzlei, Berlino
2014 Institut für Alles Mögliche, Büro für Bestimmte Dinge, Berlino
/Performances/Fashion Shows/
2012 - WHITE ATTITUDE, A Fashion Show, Teatro dell’Accademia di Belle Arti di Bologna,
progetto di Betty Zanelli
2013 - WHITE ATTITUDE, A Fashion Show,gallerie dell’Accademia di Belle Arti di Bologna in
occasione della Notte Bianca dell’Arte, Arte Fiera 2013, progetto di Betty Zanelli
2014 - HEROINES performance/sfilata/reading, Teatro dell’Accademia di Belle Arti di Bologna,
progetto di Betty Zanelli
2015 - HEROINES performance/sfilata/reading, Teatro dell’Accademia di Belle Arti di
Bologna per la notte bianca dell’arte Art City White Night, progetto di Betty Zanelli
2016 - ART HEROINES/ LE VOCI DELLE ARTISTE DA HANNAH HÖCH A KARA
WALKER, sfilata/performance, Galleria Enrico Astuni di Bologna in occasione
della manifestazione OPENTOUR, progetto di Betty Zanelli
2017 - ONE MINIMAL GEOMETRY,architettura, geometria e minimalismo nelle collezioni di llenia
Pellegrino, Sogol Yousefi e Xuewei Zhao performance/sfilata/video proiezioni,
a cura di Betty Zanelli, Galleria Enrico Astuni di Bologna in occasione della manifestazione
OPENTOUR.
- IN TRANSIT, performance/sfilata in occasione della Bologna Design Week
all’interno del progetto UBIQ, Accademia di Belle Arti di Bologna
2018 - IN TRANSIT, performance/sfilata all’interno del progetto UBIQ, Piazza Coperta della Sala
Borsa, Bologna
- TRANS/BOUNDARY, performance/sfilata del Biennio di Fashion Design,
progetto di Betty Zanelli video mapping, prodotto da Pietro Alex Marra e tratto dal
lavoro artistico di Betty Zanelli, colonna sonora dedicata, “The Skin”,
interpretata dal vivo da Kalifa Kone, Samuel Umoette e Marco Visconti Prasca.
2019 - CAPSULE HOTEL performance/ tableaux vivants del Biennio di Fashion Design progetto di Betty Zanelli, allestimento, light design e sound design di Alex Pietro Marra
/Bibliografia/
Cucci, Benedetta, Giro del mondo tra i luoghi abbandonati, Betty Zanelli con le sue fotografie espone in New Mexico
e Minneapolis”, Il Resto del Carlino, Bologna, pag. 26, 8 gennaio 2021
Recensione, Trans/boundary, rubrica Luci della Ribalta de Il Resto del Carlino, 23 giugno 2018
Visibile e Invisibile, Desiderio e Passione, Biennale Disegno Rimini 2018, testo in catalogo pag. 132,
Lazagne Magazine #14
Gallinat, Astrid, Artwork of the month / April 2016,aprile 2016 www.artificialis.it,
Gallinat, Astrid, ArtworkS of the month – the first six of 2016, luglio 2016 www.artificialis.it,
Rubbini, Alice, testo in catalogo, Landschaften, Raumschiffe und andere Wunder/Berlin (Paesaggi, astronavi e altre meraviglie/Berlino), dicembre 2015
Riebel, Stefan, testo in catalogo “Every night she comes/to take me out to dreamland./When I'm with her, I'm the richest/Man in the town.” Quote: “Coney Island Baby”, Tom Waits, 2002, Stefan Riebel 2015
Le Giostre di Betty Zanelli, Lo Spettacolo Viaggiante, marzo/aprile 2013, p. 64- 65 Roma
Giostre in esposizione a Bologna: una mostra fotografica di Betty Zanelli, Lo Spettacolo Viaggiante, gennaio/febbraio 2013, Roma
Catalogo Visioni Barbariche, a cura di Bruno Bandini e Beatrice Buscaroli, marzo 2012
Zengarini, Marco, Fumetto, video, disegno e fotografia si ritrovano nello Spazio Lavì, Il Resto del Carlino, 2 agosto 2012, Macerata
Rubbini, Alice, Scheda critica mostra Merry Go Round, Spazio Lavì, Sarnano MC
Recensione, Frammenti di foto per esplorare l’irrealtà, 26/05/2011, Il Resto del Carlino, Bologna Marchi, Alessia, Nel paese dei balocchi, Il Resto del Carlino, 16 dicembre 2010, Bologna P.S.122’s Last Call, catalogo digitale, luglio 2010, a cura di Susan Schreiber
Turra, Michela, Open Studio by Betty Zanelli, Art Journal novembre/dicembre 2006, Bologna
Catalogo Exit 8, Il campo delle fragole, Bologna, 2004
Catalogo Il Viaggio 1 e 2, Mostra itinerante, 1998
Barbieri, Teresa, Giocando con gli stereotipi: Betty Zanelli/Playing with stereotypes:Betty Zanelli, http://cyberitalian.com/gal_24.htm, New York, 1/12/1997
Vinciguerra, Barbara, Dimora dell’anima, in catalogo della mostra Luoghi del tempo, Aprilia, 11/1996
Ricci, Rosanna, Spazi d’autore nella Rocca, Il Resto del Carlino, Forlì, 5/10/1995
Moretti, Silvia, Benvenuti in BBS, in catalogo della mostra Aura Aurea, Reggio Emilia, 9/95
Recensione, Nel mondo di Aura Aurea, La Gazzetta, Reggio Emilia, 9/7/95
Nicolini, Giovanni, catalogo mostra Della priorità del cuore, Reggio Emilia, 6/95
Stretto, Marco, San Filippo e le filippiche, La Voce di Reggio Emilia, Reggio Emilia, 30/6/95, p.4
Stretto, Marco, Tra sacro e profano, La Voce di Reggio Emilia, Reggio Emilia, 30/6/95
Arte moderna e chiese antiche non si sposano, Il Resto del Carlino, Reggio Emilia, 23/6/1995
Piccinini, Ciro, Il confessionale imbottito, Il Resto del Carlino, Reggio Emilia, 22/6/1995 Arte, con sentimento, La Gazzetta, Reggio Emilia, 21/6/1995
Di Genova, Arianna, Se Cucchi scende, Fontana sale. Tra gli stand di Arte Fiera, Il Manifesto, Roma, p.11, 1/2/1994
Fagetti, Livia, I cento artisti dell’anno, Arte, Milano, p.63/79 e 136/145, 12/1993
Micaletti, Antonella, La fabbrica estetica, un esempio di arte giovane italiana, Titolo, MI 11/1993
Micaletti, Antonella, Parigi, design italiano al Grand Palais, Altrimmagine, Milano, p. 82/83, 7/1993
Sacchi, Giuseppe, Spiritualità dell’arte, Oggi 7, New York, p.36/37, 21/12/1992
Fressola, Michael J., Artists build houses for the spirit, Staten Island Advance, New York, p.F1, 13/12/1992
Pioli, Gianpaolo, La falce lascia il martello e New York ospita il rito, Il Resto del Carlino, Bologna, p.4,7/12/1992
Raynor, Vivien, A Show by Contemporary Italian Artists, The New York Times, New York, p. 16, 6/12/1992
Betty Zanelli a Lo Spirito di New York, L’Unità, Bologna, 24/11/1992
Fressola, Michael J., The Spirit moved them, Staten Island Advance, New York, p. D5,16/10/1992
Georgia, Olivia, Betty Zanelli, in catalogo mostra Lo Spirito, New Art from Italy,New York, 10/1992
News - Being There, Being Here: Nine Perspectives in New Italian Art, Flash Art, Milano, Dic. 1991/Gen.
1992 Morsiani, Paola, Review, Juliet, Trieste, 12/1991- 1/1992
Recensione, L’Unità, Bologna, 27/11/1991 Frank, Peter, Review, L.A. Weekly, Los Angeles, 14/11/1991
Merrill, R.J., On A Solitary Road, Artweek, Los Angeles, 7/11/1991
Schipper, Merle, Transatlantic Crossing, in catalogo della mostra Being There, Being Here: Nine
Perspectives in New Italian Art, Los Angeles, 10/1991
Mammì, Alessandra, Reflections on the New Italian Art, in catalogo della mostra Being There, Being Here, Nine Perspectives in New Italian Art, Los Angeles, 10/1991
Magnani, Gregorio, Gallerie da New York, Lei/Glamour, Milano, 5/1988
Albertazzi Mario, Le porte di Betty aprono l’East Village al ricordo di Bologna, Il Progresso Italo Americano, New York, 19/2/1988
Indagine 1987 - L’arte dei giovani, catalogo della mostra, Bologna, 6/1987
Trento, Dario, Pittura come ricerca di materiali, La Repubblica, Bologna, 30/4/1986
Mango, Lorenzo, Mutazioni, Paese Sera, Roma, 28/3/1986 Panicelli, Ida, Mutazioni, presentazione della mostra, Roma, 3/1986
Cerritelli, Claudio, Da Rimini a Bologna, La Repubblica, Bologna, 4/12/1985
Auregli, Dede, Tante porte per non andare in un altro luogo, L’Unità, Bologna, 8/11/1985
Vitali, Roberto, Betty Zanelli al Centro Mascarella, Contemporart, Modena, 12/1985
Ruggeri, Giorgio, Lo spirito di Duchamp, Lab/Nuovo Laboratorio, Bologna, 11/1985 Panicelli, Ida, Apparenze/Appearances, presentazione della mostra, Bologna/New York, 1985/86
Cerritelli, Claudio, Biennale Giovani, catalogo mostra, Galleria d’Arte Moderna, Bologna, 5/1986
AA.VV., Biennale Giovani di Faenza, catalogo della mostra, Faenza, 12/1984
Cavallari, Lino, Due sonate a 4 mani, Il Resto del Carlino, Bologna, 10/6/1983
Baccilieri, Adriano, presentazione della mostra Non è stato possibile raccogliere altro che resti, Bologna, 6/1983
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